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22/09/17

La giornalista femminista Zanardo: “Nascondiamo i crimini dei migranti, gli italiani non devono sapere”Nel suo blog sul sito del Fatto quotidiano la Zanardo, giornalista femminista, accusa i suoi di coprire i crimini degli immigrati:



La giornalista femminista Zanardo, l’unica vera femminista non ipocrita che abbiamo in Italia, ha il coraggio di denunciare la nuova follia dei giornali “politicamente corretti”, soprattutto di sinistra, che nascondono o cercano di mettere in secondo piano i crimini degli immigrati, censurando nei titoloni la nazionalità di stupratori e criminali, e spesso, come testimoniato dalla Zanardo , ci sono pressioni su cronisti e giornalisti per non pubblicare le notizie. “Da più parti mi viene consigliato di non diffondere questa notizia”.

Nel suo blog sul sito del Fatto quotidiano la Zanardo, giornalista femminista, accusa i suoi di coprire i crimini degli immigrati: “Una donna è stata violentata e picchiata brutalmente in Puglia qualche giorno fa. La donna versa in gravi condizioni in ospedale. Da più parti mi viene consigliato di non diffondere questa notizia: perché? Contrariamente a quanto accade solitamente, quando cioè le notizie che riguardano stalking e violenze vengono commentate e diffuse sui social network da molte donne e anche uomini, in questo caso la notizia è stata riportata solo da qualche quotidiano e diffusa pochissimo. […] La reticenza di molti gruppi femministi e giornalisti è dovuta al fatto che la violenza sia stata commessa da un ragazzo rifugiato di un centro Cara. Questa e solo questa la ragione dell’occultamento del fatto”.
Ora capite perché i giornali e i media non parlano dei crimini degli immigrati, e perché accusano chi ne parla di ‘fake news’.
La Zanardo cita un incontro avvenuto qualche anno fa a Milano, in cui si parlava dell’omicidio di una donna a Roma da parte di un rumeno. “Con mio grandissimo stupore e rabbia – ricorda – tutta la riunione fu spesa, ed eravamo solo donne, a valutare se fosse meglio diffondere o no la notizia perché trattavasi di cittadino dell’est europa e non si voleva incentivare il razzismo. Solo poche parole furono pronunciate a memoria della vittima”.
“Già ebbi modo di esprimerlo a inizio 2016 in occasione delle violenze a Colonia che vennero archiviate con l’esilarante raccomandazione per difendere le donne dalla violenza, espressa della sindaca della città tedesca: ‘Se i ragazzi nordafricani o mediorientali si avvicinano a voi, state loro a distanza eine ArmeLange, cioè teneteli a distanza di un braccio. Il voler ‘proteggere’ i migranti responsabili di reati odiosi, così come il ritenere che diffondendo le notizie negative che li riguardano, esattamente così come faremmo per i crimini commessi dai cittadini italiani, ritenendo che così facendo si possa fomentare il razzismo, stanno alla base dell’attuale pensiero di una certa sinistra italiana: elitaria e profondamente discriminante”

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